martedì 22 marzo 2011

Via Londra




Ieri, mentre accompagnavo Giovanni dal dentista, lui, come al solito accende il navigatore e cerca di digitare l'indirizzo del luogo dove siamo diretti.
Ma il mio navigatore è un po' birichino, perchè, se è molto chiaro ed esplicito a mostrarti quale via stai percorrendo non lo è altrettanto, anzi sui inceppa, si chiude, se gli vuoi dare la destinazione.
Dopo vari e inutili tentativi di Giovanni per scrivere “ via Londra”( è lì che dovevamo andare ) lo fermo e gli dico:
“ E' inutile che ti affanni, tanto sono io che guido e la strada la conosco. Tu fidati, anche perchè ciò di cui abbiamo bisogno non è tanto sapere dove dobbiamo andare, quanto dove ci troviamo. Proviamo a vedere quante cose impariamo durante il viaggio.”
Alla fine Giovanni aveva imparato i nomi di tutte le strade che abbiamo percorso per arrivare in quella via che era fuori dal nostro comune di residenza.
Perciò il navigatore non funzionava.
Ieri pomeriggio attraverso un bambino, il Signore mi ha insegnato qualcosa di più sulla funzione degli strumenti che ci mette a disposizione per arrivare alla meta.

10 commenti:

paracchini ha detto...

Ma perdindirindina quanti scintillanti Antonietta!!! Sei su una via stellata!!!

bittatre ha detto...

Non sempre i navigatori funzionano. Ciao

danielafenice ha detto...

con tutti questi bimbi ...forse sulla via Lattea!
buona giornata!

lucianadal ha detto...

Non ho il navigatore...Novara è tanto piccola che non c'è paura di perdersi! E...poi io ho Paolo che non si perde mai! Abbracci a tutti!

laprimaparola ha detto...

@lucia il navigatore è stato una scelta obbligata, perchè la macchina che ne era provvista era l'unica disponibile in un tempo accettabile. I miei spostamenti sono minimi, ma in genere mi perdo. Il navigatore mi serve per sapere dove mi trovo e per farci le meditazioni, specie quando fa il "ricalcolo"

laprimaparola ha detto...

@Daniela e Riccardo Avete ragione sono nella via lattea a caccia di scintillanti. E voi dove state viaggiando?

@BttatreBasta vedere cosa sanno fare e usarli di conseguenza.
Oppure, se uno ha voglia, si legga il libretto d'istruzioni, ammesso che lo ritrovi.Ciao Grazie della visita.

paracchini ha detto...

E chi lo sa dove sto viaggiando? Tra le stelle e le cose terrene?

anonimo ha detto...

Perchè uno deve acquistare un'autovettura dotata di mille e mlle diavolerie elettroniche e non un'auto di assoluta sobrietà?
Quell'auto non esiste più, caro amico, prendere o lasciare.
Che sia tutta una questione di abituarsi e sapersi adeguare ai cambiamenti?
Io desidero tanto poter guidare un'auto che abbia, per esempio, i finestrini a chiusura meccanica, non elettrica...
Perchè dover essere costretti a imparare tante cose nuove?
Mi dicono che sono io da cambiare!

Carlo.

laprimaparola ha detto...

@carlo io mi sono fatta una ragione di ciò che mi accade. Poichè noi non possiamo sceglierci la vita con gli annessi e i connessi, ho deciso di scoprire il bello in ciò che non mi aspetto. Così è andata per il navigatore. Non lo volevo, ma poi ho visto che è proprio di quello che avevo bisogno, per sapere dove sto, quale via sto percorrendo. Ti pare poco?
Un saluto affettuoso a te, a Rosella, a Pasquale e a tutta la compagnia BELLA.

anonimo ha detto...

Antonietta, mi hai dato un'ottima idea: decidere di non aspettarsi nulla e di accettare, accogliere invece quanto ci accade attorno, senza voler chiedersi perchè.
Ah, quella famosa semplicità di cuore,  ma anche di mente!

Un cordiale saluto a te e a tutti i tuoi sempre attenti e sensibili lettori.

Carlo.