venerdì 11 febbraio 2011

Io sono tu che mi fai




Mi hai fatto senza fine
questa è la tua volontà.
Questo fragile vaso
continuamente tu vuoti
continuamente lo riempi
di vita sempre nuova.

Questo piccolo flauto di canna
hai portato per valli e colline
attraverso esso hai soffiato
melodie eternamente nuove.

Quando mi sfiorano le tue mani immortali
questo piccolo cuore si perde
in una gioia senza confini
e canta melodie ineffabili.
Su queste piccole mani
scendono i tuoi doni infiniti.
Passano le età, e tu continui a versare,
e ancora c'è spazio da riempire.

RABINDRANATH TAGORE da Gitanjali



6 commenti:

lucianadal ha detto...

bellissimo. grazie Antonietta!

paracchini ha detto...

Una poesia I N C A N T E V O L E ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

danielafenice ha detto...

Che dire?

laprimaparola ha detto...

Daniela ha detto bene:"cosa dire?"
Non è un caso che il titolo che avevo messo era:"SENZA PAROLE"
Buon sabato amici!

Per tutti quelli che ci tolgono le parole di bocca, quando parlano con Te, di Te e per TE lode e gloria a Te, Signore Dio dell'Universo, Padre misericordioso, eterno e santo.
Ti ringraziamo per Maria, la Madre che ci hai donato per accompagnarci sui sentieri della vita.

Saraysun ha detto...

Mi piacciono molto le poesie di Tagore, questa non la conoscevo. La poesia è intrisa di dolce spiritualità.
Ciao

AnnaV ha detto...

Scopro ora questa bellissima poesia che non conoscevo!
Grazie a te!