giovedì 2 dicembre 2010

Volontà di Dio





Mt 7,21.24-27
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».


Fare la volontà di Dio è garantirsi il regno dei cieli.
Per fare la volontà di Dio bisogna conoscerla, questo è il punto.
Le nostre leggittime aspirazioni di bene non sempre si realizzano e non ci spieghiamo il perchè.
Sembra che Dio si diverta a farci soffrire con tutti i suoi no.
Che padre è, viene da chiedersi, se non si commuove davanti al dolore delle sue creature?
Eppure se guardiamo al nostro comportamento nei confronti di un bambino, ci rendiamo conto del fatto che i figli non hanno bisogno di genitori indulgenti che li accontentino in tutto, ma di genitori che vogliono il loro bene, anche quando questo comporta dire dei no difficili e dolorosi.
Se i nostri figli ci disobbediscono noi continuiamo ad amarli e, quando non tornano la sera, sono molto più presenti nel nostro cuore di quanto dormono nella stanza accanto.
Gesù è venuto a mostrarci l'amore del Padre, invitandoci a tornare bambini e a rinascere dall'alto.
Con il Battesimo, innestati in Gesù, possiamo costruire saldamente la nostra casa sulla roccia che, fuor di metafora, significa definire la nostra identità originaria di figli di Dio e di fratelli in Gesù.
Ascoltando la parola del Figlio, guardando a quello che ha fatto, lasciandoci guidare dallo Spirito Santo che ci ha lasciato, per guidarci alla verità tutta intera, non ci sembrerà così incomprensibile e assurdo soffrire e morire per le persone che Lui ama.

4 commenti:

paracchini ha detto...

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=OkOKSxXDsOk&fs=1&hl=it_IT&rel=0]

anonimo ha detto...

Bellissima, profonda riflessione.
Un momento di confortante spiritualità.
Grazie.

Rosella e Carlo.

lucianadal ha detto...

A volte, perdendomi in tristi pensieri mi chiedo:"Ma Signore, dimmi, dove ho costruito la mia casa?" E' il dolore delle tante notti insonni che spalanca la mia domanda. E allora per una strana e misteriosa preghiera mi accorgo che questa domanda di verità è convivenza di dolore, di gioia e di letizia. Grazie per aver fatto sì che potessi scrivere ciò che sento in cuore. Buonanotte cara amica.

laprimaparola ha detto...

Cara Lucia ci sono tante cose che ci acccomunano, ma quella che ci tiene strettamente legate è la fede in Dio che nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, giorno e notte ci cerca per comunicarci il Suo amore.Peccato che non sempre ce ne accorgiamo, perchè non ancora abbiamo imparato il suo linguaggio.
Ma sono certa che alla fine ci farà dei corsi accelerati di recupero per farci gustare quat'è dolce la sua Parola.
Ciao e buona domenica con o senza nipotini, ma in compagnia sempre del Signore.