martedì 2 novembre 2010

Lo vedrò




Gb 19,1.23-27a

Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
Io so che il mio redentore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso,
i miei occhi lo contempleranno e non un altro.

3 commenti:

paracchini ha detto...

Proprio oggi mattina mia mamma mi domandò: «Ma cosa ci facciamo con questo piombo? Non possiamo buttarlo via?».
«Ma no, teniamolo di ricordo».

È una barra di piombo, di quelle che si utilizzavano nelle linotipie di un tempo, per fare le scritte, le parole.

laprimaparola ha detto...

@riccardo Tu sei l'uomo dei segni. Attento che tutti i profeti hanno tribolato non poco per essere segno.

anonimo ha detto...

Hai ragione, Anto.
Eppure il Ric buttà là, con assoluta nonchalance, le sue frasi concise e che sembrano fuori (con)testo e che invece diventano un segno...
Ha il "potere" di far ritornare a rileggere e a riflettere e a spremere le meningi per trovare una interpretazione...

Carlo.