venerdì 17 settembre 2010

Radici





Volevamo riunirci domani in campagna, i sopravvissuti di una numerosa quanto unita famiglia.
La presenza inaspettata di una cugina che vive a Roma, ci aveva dato la giusta motivazione, anche se l'ultima rimpatriata risale a Pasqua dello scorso anno in occasione del matrimonio della figlia di mia sorella.
Certo che quella di ora era una riunione mortificata, perchè mancava mia sorella con la sua famiglia che vive a Milano.
Quest'anno, però, non è venuta in vacanza per via della suocera che, in occasione di una visita ai figli che vivono lì, si è ammalata e non è potuta tornare qui, dove ha la casa.
La notizia della morte di nonna Luigina, questo è il nome con cui la chiamavamo tutti, grandi e piccini,  non ci ha colto impreparati, ma mai avremmo immaginato che domani la rimpatriata l'avremmo fatta in chiesa, al suo funerale.
Alle 16,30 ci saremo tutti,  per fare memoria insieme al Signore delle nostre radici comuni.



5 commenti:

briciolanellatte ha detto...

Che tristezza. Mi spiace.

anonimo ha detto...

La nostra vita è un alternarsi tra gioia e dolore! Nella Comunione troviamo la serenità per affrontare tutto ciò che accade perchè l'uomo è una briciola di "natura" con giorni di primavera e giorni d'autunno. Il nostro "albero" ha radici profonde che vanno nutrite facendone memoria. Grazie Amtonietta!

anonimo ha detto...

"Fare memoria delle radici comuni".E' confortante sapere che, comunque, quelle radici continuano a "pescare" nutrimento da antichi e intramontabili valori e dare linfa vitale a tutto l'albero, a tutti.Altrove, invece, è la morte di quelle radici, o alcune di esse; e quella pianta ne risente e soffre...Provare per credere.Carlo.

paracchini ha detto...

Significativamente non hai messo un cancello chiuso, ma aperto, con una strada che sale verso un cielo azzurro. L'inizio è un po' incerto mi pare.

laprimaparola ha detto...

@paracchini Incerto come ogni inizio. Ma in cima alla strada c'è il cielo