lunedì 13 settembre 2010

Investimento

Questo tappeto lo acquistammo, appena sposati, per fare un investimento per il nostro futuro.
Non ci eravamo accorti che in esso erano intessute delle stelle di Davide e che ai margini c'era una scritta in arabo.
"Da Gerusalemme"
Nel tappeto già era scritto in cosa dovevamo investire e da dove sarebbero venuti gli interessi.

6 commenti:

danielafenice ha detto...

Buona giornata Anto!!!                                 

anonimo ha detto...

"Nel tappeto già era scritto in cosa dovevamo investire e da dove sarebbero venuti gli interessi".Forse la risposta è Gerusalemme?Carlo,(in compagnìa con amici che non hanno il pc).

paracchini ha detto...

In questo tappeto, Carlo è sempre una sorpresa!Saluti e baci Antonietta

anonimo ha detto...

Caro Ric,ammetto: non sono affatto intuitivo ma troppo razionale e troppo logico (il che non è affatto una virtù: certi studi avrei dovuto non farli! o che sia caratteristica dell'autentico boccalone?) e forse per questo è assai facile... intuire che divento - almeno -  una (s)piacevole sorpresa per chi, invece, quella ragione e quella logica sanno invece ben positivamente calibrare.Fatto gli è che ora aumentano i dubbi su quell'interrogativo.... come dicevasi.I saluti, almeno quelli, restano sempre, comunque, intuitivi, pardòn, istintivi (e sinceri).Carlo.

laprimaparola ha detto...

Ciao a tutti e grazie della vostra amicizia che non mi fa sentire fuori posto, quando parlo troppo.Il giorno dell'anniversario non è stato un giorno di vacanza, di cena al lume di candela o di regali tangibili(tranne quella di nostro figlio...una pianta di peperoncini cocenti.Sono qui che m'interrogo se non sia l'ennesimo segno da interpretare)E' stata una giornata più faticosa delle altre.. meno male che eravamo andati all'alba a rubarci una messa e a prenderci una benedizione. Ne avevamo proprio bisogno.E' stata però una giornata feconda scaturita dalla memoria di quello che il Signore aveva scritto sulle nostre righe storte.Così, per quanto riguarda il tappeto(rispondo a Carlo), che valesse più di quello che l'avevamo pagato è venuto subito fuori, dopo che ho soddisfatto la mia inguaribile curiosità di conoscere il significato della scritta. Il venditore ci ha offerto il triplo dopo aver accertato che faceva parte di una ristrettissima partita di tappeti ecc...ecc..Io fui subito contenta, perchè ero fiera del mio proverbiale fiuto.Ma solo nel 2000, l'anno della conversione, cominciarono ad aprirsi gli occhi e un bel tappeto divenne simbolo di Dio che, come un ladro distratto, lascia i segni del suo passaggio molto, molto vicino a noi.

paracchini ha detto...

Allora la prossima volta riuscirai a mangiare le mie cialde cocenti?