mercoledì 11 agosto 2010

Correzione fraterna



 


Matteo 18,15-20
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».


La consuetudine a stare con i bambini mi aiuta a penetrare il senso delle scritture, senza sforzare troppo il cervello, facendo tanti ragionamenti.
Oggi, per esempio le parole del vangelo mi hanno riportato ad un'esperienza che spesso vivo, quando sono al parco con Giovanni o con Emanuele.
C'è sempre qualcuno che, lontano dallo sguardo del genitore, ammazza la noia ,o sfoga la rabbia mettendo  in pericolo  la sua vita e quella degli altri.
Contravvenendo alle regole, fa giochi spericolati, o si diverte a  danneggiare le piante, i giochi e gli arredi del giardino con fantasia, incoscienza e anche con sottile cattiveria.
In genere , quando mi accorgo del pericolo, mi avvicino e richiamo all'ordine l'incosciente di turno.
Ma quando non ce la faccio a convincerlo, mi guardo in giro e chiamo in aiuto le persone che sono di casa che, conoscendo meglio i frequentatori del parco, hanno più voce in capitolo.
A volte è capitato che nessuno è riuscito a dissuadere il piccolo avventuriero, per cui ci siamo dati da fare per trovare il padre, che sicuramente avrebbe avuto più autorità di noi, per convincerlo a smettere di attentare alla sicurezza di quel luogo e di chi lo frequenta.

2 commenti:

danielafenice ha detto...

Certo , la correzione fraterna, è un tasto dolente questo, trovo sia molto difficile correggere fraternamente.Sia per chi merita di ricevere la correzione , sia per  chi corregge non è facile, implica un'apertura verso il prossimo non indifferente. Per correggere occorre essere irreprensibili  e possedere autorevolezzaaltrimenti non sei credibile e nemmeno d'aiuto.

laprimaparola ha detto...

@danielaPerciò mi è venuto in mente il comportamento che abbiamo nei confronti dei bambini. Dio si comporta con noi con lo stesso amore, con la stessa tenerezza con cui noi guardiamo e trattiamo i bambini. Dobbiamo chiedergli i suoi occhi e il suo cuore per farci carico di ogni fratello che mette in pericolo la sua e la nostra vita, impedendoci di godere per lunghissimi anni della gioia del "giardino".Ciao Dani. A presto.