giovedì 10 giugno 2010

Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare...




Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.(Mt 5, 23-24)
 




il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».  Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga.  Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. (1Cor 11, 23-27)

3 commenti:

danielafenice ha detto...

Il dono più prezioso che ci ha lasciato Gesù:La Sua presenza nell'Eucarestia, fonte di Grazia, pane del cammino.Un abbraccione!!!

paracchini ha detto...

Questa mattina quando lessi questo passo lo associai alle pietre e alle mani: "Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei".

paracchini ha detto...

Cara Antonietta, forse è interessante notare anche come nella liturgia di questi giorni si sia passati dal riconoscere i propri fratelli (per la riconciliazione), al pastore che va in cerca della pecorella che si è perduta (fino a quando non l'ha trovata), a cui segue la gioia del cielo perché è stata trovata.Quella grande gioia può essere come l'Eucaristia che diventa unità? E dice "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta".Se la pecora si era perduta vuol dire che non era più in grado di vedere le altre pecore fratelle e sorelle?Grazie, ciao