domenica 18 aprile 2010

Pasci le mie pecore

Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore.
(Gv.21,15-17)

Signore donami la capacità di vederti in ogni fratello che non è come lo vorrei, che ha cessato di essere amabile, che mi offende e trama contro di me.
Amare te Signore non è difficile, perchè tu sei buono, e ce l'hai dimostrato.
Gli uomini continuano ad essere cattivi e il mio più grande desiderio è quello di isolarmi e di rifugiarmi nelle tue braccia.
Ma tu a Pietro hai chiesto non un amore che si fermava a te, ma un amore da trasferire alle tue pecorelle.
Qui sta il problema Signore: pascere, nutrire, prendersi cura delle persone che ti stanno a cuore, significa occuparsi di quelle che non  amano nè Te nè me.
Mi chiedi tanto Signore, ma io mi fido di te.
Tu non chiedi mai ciò che non posso darti.
Che padre saresti altrimenti?
Il tuo Spirito mi aiuterà in questa impresa apparentemente impossibile.

5 commenti:

danielafenice ha detto...

Signore, insegnaci ad amare come ami tu!

anonimo ha detto...

Spiacente, non posso commentare questo post!

laprimaparola ha detto...

@danelafenice Grazie !@utente anonimoNon capisco qual è il problema. Ciao

vincentp ha detto...

Grazie di queste parole.La tua riflessione è profonda e spinge il mio cuore vaeso Lui.

Censorina ha detto...

Grazie per il brano riportato e per la tua profonda riflessione. Quanto è difficile amare Gesù nelle sue pecore!