lunedì 19 marzo 2012

Decalogo per il papà






1°. Il primo dovere di un padre verso i suoi figli è amare la madre. La famiglia è un sistema che si regge sull'amore. Non quello presupposto, ma quello reale, effettivo. Senza amore è impossibile sostenere a lungo le sollecitazioni della vita familiare. Non si può fare i genitori "per dovere". E l'educazione è sempre un "gioco di squadra". Nella coppia, come con i figli che crescono, un accordo profondo, un'intima unione danno piacere e promuovono la crescita, perché rappresentano una base sicura. Un papà può proteggere la mamma dandole in "cambio", il tempo di riprendersi, di riposare e ritrovare un po' di spazio per sé.



2°. Il padre deve soprattutto esserci. Una presenza che significa "voi siete il primo interesse della mia vita". Affermano le statistiche che, in media, un papà trascorre meno di cinque minuti al giorno in modo autenticamente educativo con i propri figli. Esistono ricerche che hanno riscontrato un nesso tra l'assenza del padre e lo scarso profitto scolastico, il basso quoziente di intelligenza, la delinquenza e l'aggressività. Non è questione di tempo, ma di effettiva comunicazione. Esserci, per un papà vuol dire parlare con i figli, discorrere del lavoro e dei problemi, farli partecipare il più possibile alla sua vita. E' anche imparare a notare tutti quei piccoli e grandi segnali che i ragazzi inviano continuamente.




3°. Un padre è un modello, che lo voglia o no. Oggi la figura del padre ha un enorme importanza come appoggio e guida del figlio. In primo luogo come esempio di comportamenti, come stimolo a scegliere determinate condotte in accordo con i principi di correttezza e civiltà. In breve, come modello di onestà, di lealtà e di benevolenza. Anche se non lo dimostrano, anche se persino lo negano, i ragazzi badano molto di più a ciò che il padre fa', alle ragioni per cui lo fa. La dimostrazione di ciò che chiamiamo "coscienza" ha un notevole peso quando venga fornita dalla figura paterna.




4°. Un padre dà sicurezza. Il papà è il custode. Tutti in famiglia si aspettano protezione dal papà. Un papà protegge anche imponendo delle regole e dei limiti di spazio e di tempo, dicendo ogni tanto "no", che è il modo migliore per comunicare: "ho cura di te".




5°. Un padre incoraggia e dà forza. Il papà dimostra il suo amore con la stima, il rispetto, l'ascolto, l'accettazione. Ha la vera tenerezza di chi dice: "Qualunque cosa capiti, sono qui per te!". Di qui nasce nei figli quell'atteggiamento vitale che è la fiducia in se stessi. Un papà è sempre pronto ad aiutare i figli, a compensare i punti deboli.




6°. Un padre ricorda e racconta. Paternità è essere l'isola accogliente per i "naufraghi della giornata". E' fare di qualche momento particolare, la cena per esempio, un punto d'incontro per la famiglia, dove si possa conversare in un clima sereno. Un buon papà sa creare la magia dei ricordi, attraverso i piccoli rituali dell'affetto. Nel passato il padre era il portatore dei "valori", e per trasmettere i valori ai figli basta imporli. Ora bisogna dimostrarli. E la vita moderna ci impedisce di farlo. Come si fa a dimostrare qualcosa ai figli, quando non si ha neppure il tempo di parlare con loro, di stare insieme tranquillamente, di scambiare idee, progetti, opinioni, di palesare speranze, gioie o delusioni?




7°. Un padre insegna a risolvere i problemi. Un papà è il miglior passaporto per il mondo " di fuori". Il punto sul quale influisce fortemente il padre è la capacità di dominio della realtà, l'attitudine ad affrontare e controllare il mondo in cui si vive. Elemento anche questo che contribuisce non poco alla strutturazione della personalità del figlio. Il papà è la persona che fornisce ai figli la mappa della vita.




8°. Un padre perdona. Il perdono del papà è la qualità più grande, più attesa, più sentita da un figlio. Un giovane rinchiuso in un carcere minorile confida: "Mio padre con me è sempre stato freddo di amore e di comprensione. Quand'ero piccolo mi voleva un gran bene; ci fu un giorno che commisi uno sbaglio; da allora non ebbe più il coraggio di avvicinarmi e di baciarmi come faceva prima. L'amore che nutriva per me scomparve: ero sui tredici anni... Mi ha tolto l'affetto proprio quando ne avevo estremamente bisogno. Non avevo uno a cui confidare le mie pene. La colpa è anche sua se sono finito così in basso. Se fossi stato al suo posto, mi sarei comportato diversamente. Non avrei abbandonato mio figlio nel momento più delicato della sua vita. Lo avrei incoraggiato a ritornare sulla retta via con la comprensione di un vero padre. A me è mancato tutto questo".




9°. Il padre è sempre il padre. Anche se vive lontano. Ogni figlio ha il diritto di avere il suo papà. Essere trascurati, trascurati o abbandonati dal proprio padre è una ferita che non si rimargina mai.




10°. Un padre è immagine di Dio. Essere padre è una vocazione, non solo una scelta personale. Tutte le ricerche psicologiche dicono che i bambini si fanno l'immagine di Dio sul modello del loro papà. La preghiera che Gesù ci ha insegnato è il Padre Nostro. Una mamma che prega con i propri figli è una cosa bella, ma quasi normale. Un papà che prega con i propri figli lascerà in loro un'impronta indelebile.




BRUNO FERRERO



Il papà è quella cosa che c'è quando hai bisogno di aiuto e sicurezza

(Giovanni ed Emanuele)












15 commenti:

paracchini ha detto...

Che altro aggiungere?Un decalogo da ricordare quando ce ne si dimentica.Mo lo giro..... buona domenicabellissima la foto iniziale così vintage 

anonimo ha detto...

Un "decalogo" da distribuire, soprattutto in occasione dei battesimi e, prima, dei matrimoni, specialmente quelli celebrati in chiesa.Non solo per i diretti interessati, ma, se possibile, per tutti coloro che saranno coinvolti in questa... vocazione!---Un saluto sincero da parte del gruppettino in lettura dal computer diRosella e Carlo.

anonimo ha detto...

Mi chiedevano questa mattina di riferirti, oltre al positivo giudizio sul testo:bellissima, stupenda, espressiva assai la fotografia!Ciao!Carlo.

danielafenice ha detto...

Ciao Anto,

PietroFratta ha detto...

Ciao :)Ricordo che volevi scrivermi qualcosa prima delle vacanze.Quando vuoi...Pié

laprimaparola ha detto...

@amici La foto ritrae mio marito con in braccio il nostro unico figlio. Sono stata molto in dubbio prima di usarla, perchè è collegata a ricordi, emozioni, sentimenti molto personali. Ma poi mi sono detta che era proprio quella che ci voleva, dove gli sguardi s'incontrano: quello del padre e del figlio. E' nelle braccia del PADRE che che nascono "Gli Scintillanti", quando permetti che ti sollevi alla Sua altezza e ti riempia di luce.E' proprio vero che il padre è responsabile dell'idea che ci facciamo di Dio.Per vedere se poi corrisponde al vero, basta aprire il Vangelo. E lì  il Figlio, l'unico che l'ha visto, che ci vive assieme da un'eternità  ci rivela in tutta la straordinaria bellezza il vero volto del Padre, del "papà di tutti i papà" come lo chiama Giovanni.

laprimaparola ha detto...

@PietroFratta Bentornato! Non ho dimenticato la promessa. Speriamo che oggi Giovanni mi dia la possibilità di scriverti. Sta arrivando.Ciao

anonimo ha detto...

Antonietta,ah, è il tuo bambino!Come assomiglia al mio bambino di allora, oggi prossimo ai 27 anni!Rosella.

danielafenice ha detto...

Missione non ancora riuscita!Un bacio

PietroFratta ha detto...

Quando vuoi, sono qui Intanto, buona giornata.

paracchini ha detto...

C'è anche il decalogo per la mamma?

laprimaparola ha detto...

@pierofratta Ti ho risposto con un POST. Spero di non aver fatto pasticci.@paracchini. Le mamme ce l'hanno scritto nel DNA il decalogo.@Rosella e Carlo Il mio bambino oggi è alto due metri e per guardarlo negli occhi dobbiamo prendere uno sgabello. Ora non cerca più lo sguardo del padre, ma quello dei figli perchè la ruota gira e noi siamo sotto.

paracchini ha detto...

Eh sì mo le donne non hanno bisogno di nessun libretto di istruzioni??

Daniela Fassio ha detto...

Franco ha il tuo stesso sorriso, che tenerezza!

Saray ha detto...

Un decalogo bellissimo e completo, sarebbe da insegnare anche durante la preparazione delle coppie al matrimonio nelle parrocchie.
Purtroppo tanti mariti non sanno fare il papà, altri non ne hanno voglia, e altri ancora non gli viene permesso di farlo. Quelli che lo fanno, spero siano la maggioranza, perchè il mestiere di padre è uno dei più belli che il Signore ha dato all'uomo.
Un abbraccio cara :)
Non dimentico le preghiere per te.