mercoledì 30 settembre 2009

Ricerca

"Dio è in ciò che ci manca", questa mattina mi sentivo di ripetere,mentre affannosamente rovistavo cassetti e borse per ritrovare l'anello prezioso che mi aveva lasciato, come ricordo mia madre.
"Dio è in ciò che perdiamo", mi sono detta, mentre mi imbattevo con meraviglia, stupore, gioia,  nelle tante piccole cose che avevo dimenticato, seppellite sotto un cumulo di buste, cartacce e tanta roba inutile.
Cose importanti e meno importanti, parte della storia, della mia storia redenta da Cristo.
"Dio è in ciò che ci manca" mi ripetevo, mentre ritrovavo i fili di un percorso non sempre facile, a volte oscuro e pieno di insidie, dove la salvezza mi è venuta sempre e soltanto da Lui.
Ho pensato a quell'anello che stava diventando uno strumento prezioso per rimettere ordine dentro la casa.
Non ho ritrovato l'anello, ma la luce che illumina la terra su cui poggio il piede ogni mattina.

6 commenti:

anonimo ha detto...

by sebastiano.

anonimo ha detto...

Dio è in ciò che ci manca perchè Dio va scoperto ogni giorno come novità, con stupore ritrovarlo e pian piano scoprire parti di Lui a noi nascoste ed ora rivelate...

paracchini ha detto...

Tienci aggiornati se trovi l'anello o se sei riuscita a mettere a posto la casa.

laprimaparola ha detto...

@sebastiano grazie della condivisione
@paracchini.Vuoi sapere come è andata a finire? Dopo tanta fatica nel mettere ordine alla casa, ho pensato che era giusto farmi un regalo: uscire e andare nel mio negozio preferito di abbigliamento, pieno di tentazioni alle quali non so sottrarmi.Ma subito ho pensato che non era giusto. Mi sono seduta sul letto e ho fatto questa preghiera. "Ti offro questo sacrificio, Signore, per tutte le cose belle che mi fai scoprire". Poi ho steso la mano per l'ennesima volta sul piccolo portagioie, posato sul comodino.Senza speranza, per l'ennesima volta ho alzato il coperchio. Poggiato sopra un velo, l'anello di mamma.

paracchini ha detto...

Sapevo che sarebbe tornata!!!

Ho scritto da Daniela una cosa che potevo scrivere anche a te? Però dai, è fantastico così

Ciaooooò

paracchini ha detto...

Preciso:
Quando ho scritto "sapevo che sarebbe tornata" volevo intendere tua madre attraverso l'anello. Nella storia per me l'anello, la fede, non era l'oggetto anello, bensì la persona, il sentimento e l'affetto, il ricordo che è legato a quell'oggetto che non è più oggetto, bensì amore.

A volte mi perdo nella troppa sintesi!!