mercoledì 11 marzo 2009

Malattia profetica

Il giorno del mio compleanno, staccando il foglietto del calendario liturgico , gli occhi mi sono andati alla frase messa in bella evidenza, tratta dal libro del profeta Daniele (Dn 9,10).


 “ Non abbiamo ascoltato la voce del Signore”.




Ho pensato alla strana coincidenza che proprio quella mattina avevo fissato l'appuntamento con l'otorino, per definire una volta per tutti chi è sordo: io o mio marito.


Io perchè tengo sempre troppo alto, a suo parere, il volume della radio o della Tv, o lui che non sta mai a sentire quello che dico.



Era giunto il momento di fare un serio esame di coscienza, visto che siamo in Quaresima e che, se il giorno del tuo compleanno il Signore dice che siamo stati sordi, avrà avuto i suoi buoni motivi.


 
Mi sono chiesta in quel momento se quello che andavo a fare era sufficiente per risolvere il problema e porre fine alle dispute.



“Spero sia un tappo di cerume” ho detto alla dottoressa .


“Tutti lo sperano; ma non c'è nessun tappo"ha risposto.


" L'abbassamento dell'udito, rivelato dall'esame,  non è preoccupante.


Dipende quanto questo limite ostacola la sua vita di relazione”



Certo che problemi me ne pone, anche perchè, se voglio capire quello che mi si dice, devo guardare in faccia le persone , devo cambiare posizione.



Malattia profetica, non c'è che dire.




7 commenti:

paracchini ha detto...

Una bella scenetta familiare.

Anche mia cugina Bianca ha lo stesso calendario. Anche lei ha problemi di udito.
A me regalò quello della Divina Misericordia.

Quanto all'ascolto volevo dire che

paracchini ha detto...

Non so se è una risposta.

Oggi, rito ambrosiano, don Paolo:
Essere perfetti come il Padre Nostro. Per comprendere bisogna leggere sia quello che viene prima, che quello che viene dopo. Non ci si può fermare ad una affermazione così, mettersela in tasca e andare avanti come nulla fosse...

Essere come il Padre Nostro è accogliere la Misericordia di Dio. Questo periodo di Pasqua è il momento buono non per chiudersi e macerarsi nella sofferenza, ma per aprirsi alla vita, a Dio, al perdono degli altri, accogliere la stessa Misericordia che Dio ha per noi e trasmetterla agli altri. Questo è essere perfetti come il Padre Nostro. Essere misericordiosi: non solo con quelli che ci vogliono bene, ma anche e soprattutto con quelli che non amiamo molto, che ci creano dei problemi, o che nel posto di lavoro sono acidi e ci portano mille tribolazioni.

Condividete con loro la gioia di Dio, non siate chiusi in voi stessi. Siate aperti a comprendere gli altri. Questo è il momento per comprendere e riconciliarsi con il coniuge, con l'altro, con il vicino.

Non fate tutte le cose di fretta. Mettetevi in ascolto Per porsi in ascolto bisogna anche allenarsi a saper ascoltare.

Altre.
Ciao

laprimaparola ha detto...

@Riccardo GRAZIE!

paracchini ha detto...

Grazie a te.

Un'altra cosa che disse sempre il Paolo di sopra fu: Ma piuttosto che fare sacrifici e digiuni e poi essere acidi e irrispettosi, ma piuttosto mangiatevi una bella bistecca, e siate misericordiosi come lo è il Padre.

Ciao e grazie

danielafenice ha detto...

Bella questa riflessione, molto profonda, tu sai trarre dalla quotidianità degli insegnamenti di vita.
Ciao cara Antonietta , serena notte!
Dani

Saraysun ha detto...

Carissima, sai trarre da un problema una riflessione. I problemi di udito sono frequenti perchè purtroppo non rimaniamo giovani per sempre.
Dio però aiuta sempre vedrai.
Ti abbraccio :)

Censorina ha detto...

Comincio ad avere qualche problema anch' io. Per l' udito dell' orecchio ci sono ora degli apparecchi invisibili e sofisticati, ma per ascoltare la voce del Signore ci vuole la nostra disponibilità. Non sempre ne sono capace. Paola