giovedì 5 marzo 2009

Il rumore


Oggi i miei vicini di casa, sposati, ma senza figli, hanno traslocato, perchè non sopportavano più il rumore di Emanuele e Giovanni, che abitavano sopra.


Giovanni, stanco di giocare sul letto, di camminare a piedi scalzi, di vedere i cartoni a basso volume, per evitare che "il signore di sotto " incendiasse la casa, come più volte ha minacciato di fare,  ha traslocato  anche lui.


La casa: quella dell'altra nonna, perchè è più grande e " ci si può fare il rumore".


Il mio pensiero va a quando vivevamo con la porta aperta e il rumore della vita circolava indisturbato nelle nostre case.  


Quando i vicini di casa era naturale, per noi bambini, chiamarli zii.

5 commenti:

xxxHHxxx ha detto...

Una chiusa molto interessante, merita un po' di sana meditazione.

Censorina ha detto...

Si viveva in un altro modo e la vita era diversa. Forse le persone erano meno stressate, i muri vecchi erano più solidi e attutivano i rumori. Io abitavo in un cortile sul quale si affacciavano alcune famiglie. Si sapeva tutto di tutti: quando il vicino faceva la notte e noi bambini non dovevamo fare troppo rumore. Come hai detto tu, ci si comportava come se fossimi tutti parenti e nessuno si offendeva per la sana curiosità degli altri.
Il tuo post mi ha fatto ricordare il delitto di Erba che, credo, è nato proprio in un contesto di vicinanza non tollerata.

Pitie ha detto...

Che tristezza, davvero....però adesso che se ne sono andati, i nipoti potranno tornare ;)

Buona giornata!

paracchini ha detto...

L'insofferenza verso gli altri.

Mi ricordo che noi da piccoli si giocava in cortile. Il signore del primo piano faceva il ferroviere. Allora usciva e ci urlava dietro «IN CARROZZAAA!!!! ANDARE DA UN'ALTRA PARTEEEE».
Era il nostro terrore, non si poteva giocare in cortile.

Saraysun ha detto...

Purtroppo è così dappertutto. Sono poche le persone comprensive. Come è giusto, anch'io ho educato sin da piccole le mie bambine a non far rumore e a rispettare chi abitava sotto, ma nulla serviva. Abbiamo messo la moquette che detestavo perchè la persona non sentisse i giocattoli cadere. Credimi abbiamo vissuto male per molti anni finchè questa persona per debiti di gioco ha perso il suo appartamento e noi siamo ritornati a vivere. Oggi ho ottenuto di avere delle ragazze rispettose dei diritti altrui, ma sicuramente le ho limitate tanto nella gioia di vivere di bimbe.
Oggi non c'è sopportazione verso nessuno, è tutto molto triste.
Serena notte a te :)