sabato 10 gennaio 2009

La festa

Giovanni così immagina l'Ultima Cena.

Al centro c'è Gesù seduto a tavola, in piedi i discepoli che possono essere femmine anche se hanno i pantaloni.

Ai Dodici si è aggiunto lui, il piccolo a sinistra in basso con il palloncino.

I simboli in alto indicano che alla cena possono partecipare tutti, uomini e donne, grandi e piccini.

Così me l'ha spiegato.

6 commenti:

paracchini ha detto...

Molto bello anche il disegno della casa, del tetto con i due triangoli rosa accostati al verde....
Mi pare di vedere che solo su tre ha fatto la croce, mentre gli altri hanno tutti vestiti diversi

laprimaparola ha detto...

Il commento di un esperto fa sempre piacere. Comunque Giovanni, quando fa i disegni, ci aggiunge i particolari nell'arco del tempo. Prima di cominciare mi ha solo chiesto se Gesù stava in una casa, quando ha fatto l'ultima cena, e quanti erano gli apostoli.Il resto lo ha modificato man mano che guardava e rifletteva su quello che aveva fatto. Questi sono i miracoli che scaturiscono da un pomeriggio senza televisione( punizione dei genitori, perchè aveva fatto il cattivo!)

danielafenice ha detto...

Mi sembra che tutti sono felici, hanno dei palloncini in mano?
Dai un bacio a Giovanni da parte mia!
Buona domenica Antonietta!
Dani

laprimaparola ha detto...

@daniela Sono palloncini non c'è dubbio. La cosa che mi ha colpito è che associa l'ultima cena ad una festa in una casa grande con tante persone: tutte cose che in casa sua non si può permettere, perchè lo spazio è limitato e deve continuamente fare i conti con il signore che abita sotto, che si arrabbia tantissimo se fa rumore.

paracchini ha detto...

È stato cattivo???!!!

L'idea dell'ultima cena come fosse una festa è in fondo una bella lettura. In fondo il sacrificio era la preparazione per la festa che veniva donata agli uomini.
Da notare i palloncini, che sono fatti di aria.
E poi Gesù che si fonde con il tavolo-altare, come fossero una cosa sola.

Questa notte mi venne in mente: perché non far fare ai bambini disegni che illustrino e raccontino i vari passi del Vangelo. E così raccogliere un Vangelo fatto di parole e accanto questi disegni, e farne un libro.
Disegni come questi trasmettono molti spunti di riflessione, come scriveva ieri Tommaso Acciarri sono come delle omelie. (Forse esagero?)

Saraysun ha detto...

Che bravo il tuo nipotino...Un abbraccio speciale per lui.
Bacioni :)