Giovanni(6 anni) ed Emanuele (2 anni), per farsi perdonare la vivacità con cui si erano messi d'impegno a demolire il presepe che stavamo faticosamente costruendo e tornare a collaborare (!!!), si sono presentati alla porta con un foglio nascosto dietro la schiena.
"Prima di vederlo, ci devi dare un abbraccio", ha detto Giovanni, parlando per tutti e due.
Non me lo sono fatto ripetere due volte, tanta era la curiosità di vedere cosa avevano escogitato le adorabili canaglie.
Il primo a porgermi il foglio su cui aveva fatto un disegno, è stato, non c'è bisogno di dirlo, il grande, che ha provveduto a spiegarmelo.
"L'angelo sei tu, nonna, e la fiamma(non la candela) è Dio."
"E tu dove sei?" gli ho chiesto.
"Io sono la scritta."
Emanuele,da parte sua, sull'esempio del fratello, forte del mio abbraccio e di un simile avvocato, con questo scarabocchio-capolavoro, ha cercato di riappacificarsi con me.
Quello che conta sono le intenzioni, non il disegno, mi sono detta.
10 commenti:
I bambini sono fantastici.
Riescono a rappresentare, con molto candore, le immagini dell'amore.
Un mio nipotino aveva fatto giorni fa, sulla lavagnetta in casa, un bellissimo disegno, con i gessetti, dove rappresentava un vasetto due vasetti con un fiore. E poi aveva fatto la linea per indicare questo sono io (il bambino), e questo vasetto sei tu mamma che mi contieni e mi dai l'amore.
Una cosa simile la faccio di solito io, in modo molto più banale e asentimentale; ci devo scrivere un post...
@paracchini
I bambini sono veramente il dono più grande che Dio ci fa per parlarci del suo amore.Perciò continua a farli nascere, nonostante non ce li meritiamo. Ridiventare bambini è la strada del paradiso. Quando ce ne convinceremo?
L'ultima volta che una persona mi ha fatto molto male, invece di chiedermi scusa mi disse che 'nessuno deve chiedere scusa a nessuno'....ah! gli adulti! ;)
Un abbraccio-
eh sì primaparola, a volte la vita, i problemi, le delusioni, si portano dentro come ferite, e così alla fine si dimentica che siamo stati bambini, altre volte ci si dimentica proprio perché si vuole diventare grandi (nel senso di potere)
Hai due nipotini adorabili..sono nell'età in cui la spontaneità e la tenerezza li avvolge e li protegge. Sa sapessimo anche noi grandi avere questi pensieri, e il desiderio di scrivere un semplice, ma tanto grande: "Ti voglio bene" a ogni persona che ci sta accanto. :)
@Saraysum I tuoi commenti mi hanno allargato il cuore, perchè testimoniano che non è necessario vedere e toccare il nostro prossimo per non perderlo di vista.La fedeltà del Dio invisibile è nel pensiero di ogni uomo che non dimentica l'altro uomo.Grazie del tuo passaggio, carissima amica. Proprio questa mattina sentivo più forte il peso della fede vissuta in solitudine.
Ancora grazie.
@Pitie Chi non chiede scusa spesso non è in grado di rimettersi in discussione, oppure pensa che non ne valga la pena, se la persona che ha offeso non gli serve più. Il Vangelo ci chiama a farci carico delle inadeguatezze altrui, amando chi non è capace di amare nella verità e nella giustizia.Ma solo Dio può darci questa capacità di rinnegare noi stessi e di testimoniare l'amore attraverso il perdono. Mi chiedo se saremo capaci di accogliere la mano che il Signore ci tende, per sollevarci alla sua altezza. Con fede invochiamo il suo Spirito.
Un abbraccio
Chi non sa chiedere scusa mi fa paura e comunque, negli anni, ho imparato che tali persone sempre hanno un rapporto utilitaristico con le persone, cioè non ti considerano affatto 'persona' se non esclusivamente in relazione a loro e in funzione di qualsiasi cosa di utile a loro, non certo alla verità ...detto ciò bisogna ugualmente perdonarli e amarli...se si pensa a perdoni 'storici' immediati di Bachelet, a castagna di Erba al papà di Erika...che dire-
Ciaoc- (sempreiopitiengellieder)
Guarda cos'ho trovato...dev'essere un 'problema' molto diffuso per scrivere un libro del genere! Buona domenica-
http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788831532402/chiedere-perdono-senza-umiliarsi.html
@Pitie Se ti va, leggi sul mio blog la relazione del convegno sul "Perdono in famiglia, come fonte di vita per il mondo"indetto dalla CEI.Il tema ha comportato due anni di studi, di riflessioni e di proposte in vista del Convegno di Verona, anche attraverso la rete.
http://laprimaparola.splinder.com/tag/settanta+volte+sette
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