Sono di ritorno dal funerale del papà di Antonio e Francesco, due bimbi di 10 e 13 anni.
E' morto all'improvviso e, anche se soffriva di cuore, nessuno se l'aspettava.
Paola,
la sposa gli aveva affidato i loro piccoli, quando se n'è andata, tre
anni fa, dopo un lungo, interminabile calvario sopportato con il sorriso
sulle labbra e con Dio nel cuore.
Sicuramente, prima che a lui, li aveva affidati al Signore.
Ma
in chiesa non c'era nessuno che non piangesse, anche i più duri
compreso don Gino, che non lo dà mai a vedere, smarriti di fronte
all'assurdità di un evento che ha spiazzato anche i fedelissimi.
Ho
pensato a Giovanni, quando, mesi fa, ha cercato di consolare il
cuginetto che piangeva per la mamma, morta di recente, con queste
parole:
" Ringrazia Dio che hai un padre!"
Ho pensato che a quella frase basta mettere una maiuscola per consolarci tutti e non sentirci mai soli.
"Ringraziamo Dio perchè abbiamo un Padre, il Papà di tutti i papà, come lo chiama Giovanni
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