sabato 31 maggio 2008

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.



Santa Maria del Popolo ( Roma)
 Estremità destra del transetto. Visitazione, dipinta del 1659 da Giovanni Maria Morandi durante i lavori di ristrutturazione di Bernini.

VANGELO (Lc 1,39-56)
In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.

Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
 
Oggi è una giornata all'insegna della gioia: la gioia dell'incontro con Dio, la gioia dell'incontro con i fratelli, la gioia di portare Gesù a chi, senza conoscerlo, lo desidera e lo aspetta.
E' un riecheggiare di voci, è un succedersi di parole, contrappunti di silenziosi sì e di annunci di salvezza e di liberazione, è un riecheggiare di battiti di cuori innamorati, è un grido di esultanza che accomuna salvati e salvatori, discepoli e maestri.
E' un unico canto di lode a Dio che si mette a danzare con noi, perchè è stata revocata la nostra condanna ed è finito il tempo dell'afflizione.
Con Maria vogliamo cantare il nostro magnificat, perchè grandi cose ha fatto in noi l'Onnipotente, attraverso colei che ha scelto come madre sua e di tutta la Chiesa.




1 commento:

Saraysun ha detto...

Domenica serena per me...una bella gita con la figlia non sposata che raramente ormai viene con noi..Una giornata piacevole per parlarsi..e poi alla sera insieme alla S.Messa, il cagnolino ha fatto il bravo nella borsa. l'Omelia bellissima dedicata molto ai giovani ..spero che mia figlia abbia ascoltato.
Il "Magnificat è la preghiera più bella.
Serena settimana a te :)