mercoledì 21 maggio 2008

Grazie


O Gesù, che ti sei fatto così piccolo da essere contenuto in una piccola teca di cristallo, umile a tal punto da non sdegnare di essere toccato dalle nostre mani impure!


Grazie Signore perchè sei disposto ogni volta a morire ancora, quando ci cibiamo di te, liberando al tuo passaggio le vene e le arterie indurite del nostro cuore dalle scorie velenose che portano alla morte.


Noi ti adoriamo e ti benediciamo.


Signore della vita, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!


L'uomo insensato non intende, non può capire.


Come sono belle le tue tende, quanto è dolce il tuo miele. La mia anima anela a te Signore.


Non ci sono parole, Signore, per esprimere la grandezza, la bellezza, la profondità del mistero di cui ci fai dono.


Grazie Signore perchè hai aperto il nostro cuore e lo hai inondato di te, del tuo amore, del tuo perdono, della tua consolazione.


Grazie Signore di tutto, grazie per tutto.


Grazie del dono della vita, grazie del dono degli amici, grazie del dono della sofferenza, della malattia, grazie degli errori che mi fanno crescere, grazie della tua presenza costante al mio fianco.


Signore quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!


Noi ti invochiamo, vieni Signore!

3 commenti:

ANGELOANONIMO ha detto...

Ma è quel NOI che ci porta a dire INVOCHIAMO?
Come dire: “Chiamiamo, preghiamo, imploriamo, scongiuriamo, supplichiamo, sollecitiamo, impetriamo,”
Sarebbe meglio dire DESIDERIAMO, SOGNIAMO, SOSPIRIAMO, BRAMIAMO, AGOGNIAMO.
Ma quel NOI mi porta a sentirLo pregare in silenzio, quando lo INVOCAMMO ad insegnarci a pregare.

Mi sembra averLo sentito “pregare” in quel giorno, prima che ebbe finito, prima di donarLo a noi … il Padre, Suo Padre … ora anche Nostro.

Si! LUI diceva:
Padre mio, che mi parli, sia santificato il mio nome come Tu vuoi, accettandomi nella Tua casa come Tu vuoi, nutrendomi quotidianamente di Te, Oggi e sempre, aiutandomi a comprenderTi, per questo, perdona le mie mancanze se non mi sento ancora pronto e, per questo, mi sentirò di essere pronto, quando accetterò su di me i miei peccati che ho commesso agli altri, per far sì che io comprenda, cosa è male e cosa è bene, per non cadere più in contraddizione e liberarmi per sempre per giungere a TE. ABBA’.
Perdonatemi ma è questo quello che sento di dire al Padre e non voglio essere più ipocrita, amando pregare stando ritto nella Chiesa e in varie occasioni davanti ai miei fratelli, per facendomi vedere dagli uomini che sono capace di inginocchiarmi sono davanti al Tabernacolo, per poi evitare di farlo nei pressi di chi è chino per lo strazio di questo mondo.
Fammi condividere la pena di quei miei veri prossimi.
Tu che sei entrato nella mia camera, a porte chiuse, in segreto come un ladro … rubando il mio amore per Te, senza che me né accorgessi e che io ora te ne rendo grazie, sentendomi parte della Sposa che cede al vero corteggiamento di un vero Sposo Gelosissimo e innamoratissimo.

engellieder ha detto...

Grazie anche a te di questa bellissima preghiera! Buona giornata!

Saraysun ha detto...

Vieni Signore!
Bellissima questa preghiera che hai postato.
Un bacione e un sorriso a te :)