lunedì 21 aprile 2008

Perchè¨ ci credo

Giovanni ieri mi ha chiesto se credevo nell'esistenza di Dio. “Certo gli ho risposto, e tu?”.
“Anche io; ma i miei compagni non ci credono che Dio esiste e io non so come fare per convincerli.
Ma tu nonna, come fai a dire che esiste, mica lo vedi! “
“Perchè tu vedi chi ha progettato e costruito questa automobile che, grazie a Dio, ci fa andare dove vogliamo, vedi chi  fa il pane o chi semina il grano, per farci la farina? Mica vediamo tutto! La maggior parte delle volte ci fidiamo: che non ci accada nulla, se prendiamo una medicina, sperando che il medico che la prescrive non sia fuori di testa, ci fidiamo di chi costruisce le case e di chi costruisce giocattoli, di chi fa le merendine e di chi ci informa di come va il mondo.Ma io dell'esistenza di Dio ho una prova lampante”.
“Quale nonna?”
“Quando il tuo papà ha deciso di sposarsi, io lo dovevo accompagnare all'altare, dove lo stava aspettando la tua mamma. Sai quante volte mi sono dovuta sedere per arrivarci?
Tre volte!... e pensavo che non ce l'avrei mai fatta.. Poi ci sono riuscita, anche se poi mi sono messa dentro la macchina, con il sedile allungato, ad aspettare che tutto finisse.
Non ho potuto fare neanche le foto per ricordare quel giorno. Il tuo papà forse si è dispiaciuto; ma sapeva che non potevo dargli di più.
Poi sei nato tu. Ti ricordi se io ti ho mai preso in braccio? “
“No nonna, non mi hai mai preso in braccio, perchè ti fa male tanto la schiena”
“Ti ricordi che ti ho dato da mangiare, ti ho cambiato il pannolino, ti ho portato al mare e al parco, ti ho cantato la ninna nanna, quando dovevi dormire e tante storie quando volevi star sveglio?
Ti ricordi della preghierina che abbiamo sempre fatto, prima di partire, per trovare un parcheggio? E quella di farci incontrare una persona adulta che ti facesse fare il bagno al mare o scavasse le buche con te?
Ti ricordi di quanti amici abbiamo trovato, che mi hanno aiutato quando io non ce la facevo a starti dietro? E il basket e la danza e la fattoria, la caserma dei vigili del fuoco, la stazione dei taxi e quella dei treni e degli autobus... Quante cose Giovanni abbiamo fatto insieme! E  pensare che nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di me!
Ebbene Giovanni chi credi che mi abbia aiutato in questi sei anni che siamo stati così tanto insieme?”
“Dio!”
“ Ecco perchè ci credo, Giovanni.”

5 commenti:

AnnaV ha detto...

Grazie.
Sono commossa.

ANGELOANONIMO ha detto...

Sperando che non legga Giovanni posso chiederti ... quale DIO?
Molti credono in Dio che aiuta e per questo pensano di poter imporlo anche con la ragione!
Sento molti parlare di Dio aiutandosi anche con i filosofi.
Molti credono nei segni ricevuti che potrebbero essere anche statisticamente riconducibili a circostanze ancora oscure alla nostra intelligenza.
Si iniziò a credere in Dio quando terminò la tempesta, per poi credere per essere usciti indenni da un incidente.
Siamo veramente miseri e viene spontanea la domanda:
E se non venissimo aiutati? Facile per Saulo di Tarso credere dopo quella caduta da cavallo.
Facile credere a chi dà la vista ad un cieco nato, la forza nelle gambe a chi è storpio, che si trasfigura davanti ai propri occhi e riesce a camminare sul mare, arrivando a far risorgere anche i morti e poi … rinnegarlo, tradirlo non riconoscerlo … fuori di se.

Perché agli altri e non a noi?

Se mi aiuti in questo Ti ricambio in rosari o pellegrinaggi addirittura percorrendo in ginocchio qualche tratto, ecc. ecc.

Io credo in Dio perché ho trovato me stesso, nelle mancanze, nei difetti che ho smussato e rimpicciolito per poi avere in cambio la mia superbia (autorevolezza), la mia prepotenza (ardore) … la mia ira (passione).

In un certo modo ho sempre creduto soprattutto nei miei piaceri e peccati che mi mortificavano quando sentivo che pesavano sugli altri.

Io credo nel Dio che fa piovere e soleggiare su tutti.

Io credo nel Dio che lascia governare il male perché alla fine perseguita il bene, stimola il bene a crescere in chi deve riconoscersi in quella strana sensazione di soffrire per gli altri come non fosse solo.

Io non sono solo e quel solo mi ha anche parlato!

Sarò pazzo?
Si, pazzo di gioia, e non temo nulla, adesso che so quello che sono.

Nessun martirio e se verrà non potrò scacciarlo perché quando arriva è perché si è stati veramente veri.

Molti muoiono per il male ma bisognerebbe morire per il bene perché da quella sofferenza per gli altri arrivi a percepire la gioia per aiutare gli altri.

Io credo in Dio perché percepisco l’Egoismo e la Gelosia Spirituale di un vero Padre che non lascia ma fa in modo che divieni come Lui!

Avrò bestemmiato?
Che sia Lui a rendermi la punizione dovuta perché io confido nel Padre e non più in un Dio.

Perché dico queste cose così difficilmente comprensibili da essere degno solo di forum adatti? Perché cerco di spiegare cose che bisogna comprenderle solo se almeno le si percepiscono in piccola parte?
Perché? … se non per tracciare un segno a chi voglio che mi segua come io seguo non i miracoli del Volto del Padre, ma i suoi segni nella VIA, VERI segni in me, ed io sento che VIVO e che questa sensazione ormai nessuno potrà farla morire.
Sono Santo? … forse a parole, ma non crederete alle parole? … perché sono i fatti e le opere in noi che saldano la fede per trarre uno spicco di certezza che ci porta a fare un altro passo, per ritrovare un altro segno e addirittura la Sua Voce.

laprimaparola ha detto...

Giovanni non ha problemi a capire che Dio non fa quello che gli chiediamo, ma quello che è giusto per noi in quel momento. Accompagnare i bambini alla scoperta delle tracce di Dio nella nostra vita è fargli fare esperienza della Provvidenza .
Ogni respiro è miracolo, ogni raggio di sole o goccia di pioggia, ogni sorriso, ogni carezza donata con amore.Giovanni sa quante volte la preghiera che io stia meglio rimane inascoltata, ma anche quante volte un buon Samaritano è venuto in nostro soccorso.

ANGELOANONIMO ha detto...

Giovanni così piccolo e così grande al tempo stesso, unito al SUO tronco che gli ha dato la vita fino ad accompagnare il ramo verso la Luce, unendosi alla terra … sua madre.
Tante religioni, tante fedi in Una Sola Verità.
Io sentivo mio nonno quando pregava, pensando che io stessi dormendo. Si sacrificava a portare il calvario (il mistero più pesante) in quelle processioni del Venerdì Santo, vestendomi da soldato del tempio, per sentirsi discolpato da quella catena che non riusciva a lenire. Lo sentivo mentre si vergognava della sua malattia che gli aveva già tolto la moglie e due figli. Non posso spiegarti tutto perché anche se siamo due piante dello stesso giardino.
Io voglio solo dirti che le tue preghiere vengono esaudite tutte ma sono tutte realizzate nel frutto che tu sorreggi, anche senza prenderlo in braccio. Il vero braccio è spirituale e solo gli ANGELI lo vedono e fanno di tutto che non venga potato, se non per fare più frutto. Io conosco quella potatura che rigenera perché nulla va perso … nemmeno il peccato. Il peccato deve venir compreso per vederlo svanire.
Mi fermo qui perché ho ripreso ad innaffiare il mio con le mia rugiada … le mie lacrime di commozione.
La più bella gioia è quella rigata da una lacrima e tu ne sai più di me perché hai partorito.
La forza Cristiana è Donna anche se rimane ancora in disparte … in attesa dello Sposo.
Un saluto leggero tra alberi, rami … muovendo le foglie anche in assenza di vento per testimoniare l’esistenza dello Spirito che sa dove andare.

ANGELOANONIMO ha detto...

Per un dovuto chiarimento ti dico che siamo sempre due piante, pur distanti, ed è più facile dire che i peccati vengono tutti perdonati che far alzare per far camminare dove si potrebbe anche lasciar il corpo … ringraziandolo per aver ospitato chi aiuterà il Padre a sorreggere il mondo.
La nostra generazione non è di Santi ma partorisce i Santi. Cerca di comprendermi perché non sto giudicando il tuo albero ma voglio solo dirti che deriviamo dallo stesso seme e da tante potature.
Non occorre chiederci chi siamo ma assaporare dove andiamo, come un albero vede la vita con gli occhi del fiore che ha partorito.
La mia rugiada è acqua di comunione con i miei morti e di commozione per aver spezzato il nutrimento con te, con questo post che ha prodotto pioggia salvifica.