mercoledì 5 marzo 2008

Pazzia

" I Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio." (GV 5,18)

Solo un pazzo poteva sperare di farla franca, agendo come ha agito Gesù, in una società dove il sabato e Dio erano valori indiscussi e intoccabili. 
Se Gesù fosse venuto da noi, sicuramente non ci avrebbe spostato più di tanto, perchè di pazzi ce ne sono tanti, di venditori di favole, di mistificatori della verità.  
Siamo diventati indifferenti, coriacei e niente più ci scandalizza ad eccezione se la Chiesa  fa  il suo dovere, ricordando ciò che è scritto sul Vangelo. 
Lasciamoci scandalizzare da Gesù; proviamo almeno per un poco a credere che veramente è il figlio di Dio e che noi, grazie a Lui, siamo figli di re. 
Proviamo a fare quello che Lui ci dice, facciamo silenzio e ascoltiamolo. 
Che non sia la volta buona che ci convertiamo davvero e non lo uccidiamo, sperimentando che la felicità viene solo da Lui?

2 commenti:

ANGELOANONIMO ha detto...

Perchè fare silenzio? Non lo facciamo già tanto quando dovremmo invece intervenire?
Cantiamo un canto Nuovo che poi nuovo non è se si immerge nell’Inizio?
I Farisei credevano a Mosè che fu costretto a comporre, con l’aiuto di Dio, i comandamenti per i figli degli uomini e per i figli di Dio.
Dall’Esodo 20, 8-11:
Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro;
ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te.
Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
Dal Deuteronomio 5, 12-15:
Osserva il giorno di sabato per santificarlo, come il Signore Dio tuo ti ha comandato.
Sei giorni faticherai e farai ogni lavoro, ma il settimo giorno è il sabato per il Signore tuo Dio: non fare lavoro alcuno né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né alcuna delle tue bestie, né il forestiero, che sta entro le tue porte, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te.
Ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore tuo Dio ti ordina di osservare il giorno di sabato.

Dalla Genesi 2, 1-4
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché
in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.

Giudicate da voi stessi cosa in Verità dobbiamo fare il giorno del Sabato, sia i figli dell’uomo, che si sentono dei, che i figli di Dio che si sentono uomini:
portare a termine il lavoro che facciamo, cessandolo nel settimo giorno!
O Dio o l’uomo dovrebbe benedire il giorno nel quale porta a termine il proprio lavoro, benedicendolo e consacrandolo, perché in esso si è cessato da ogni lavoro che ognuno di noi ha fatto.
Chi più, di quale lavoro, è il portare a compimento il vero ed unico lavoro?
Il Santificarsi! Il Perfezionarsi … andando in aiuto di chi cade e cerca conforto.
Gesù non sbagliava e non dovremmo crederGli perché lo abbiamo conosciuto per quello che ha portato in noi, ma anche il far capire cos in verità dobbiamo fare il Sabato, il Giorno di festa, se poi per noi Cristiani, ogni giorno è Sabato ed ogni giorno è Festa in Colui che non diceva e non faceva il falso.

unangioletto ha detto...

un bacetto :-) di passaggio