giovedì 6 marzo 2008

Identità e testimonianza.

 Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera;  ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.(Gv 5,31-32)

"c’è un altro che mi rende testimonianza.."Anche Gesù ha avuto bisogno di Chi definisse la sua identità, chi testimoniasse per LUi. Ed era il figlio di Dio!
Pensiamo a quanto noi siamo autoreferenti, quanto conti nei nostri rapporti il fidarsi di qualcuno al di sopra di noi. Il  vangelo di oggi ci invita a fare un atto di contrizione per tutte le volte che ci fidiamo solo di noi stessi. A Dio e solo a Lui possiamo chiedere ciò che manca alla realizzazione della nostra vera e indiscussa identità di figli di uno stesso Padre e fratelli in Gesù.










3 commenti:

ANGELOANONIMO ha detto...

Troppo semplice, troppo sincero, ... troppo bello!
Logicamente troppo semplice, sincero e bello al tempo stesso!

Cuoredipizza ha detto...

Per me è la cosa più normale di questo mondo essere al centro del mio universo.
Ma per Grazia, spesso arriva un bel cataclisma che scompagina tutto, intorno a me e dentro di me. E improvvisamente diventa necessario (e dolorosissimo, e bellissimo) lasciare che sia Lui a raccogliere e ricomporre i cocci.
:-)

paracchini ha detto...

Un pensiero per domani 9 marzo