mercoledì 27 giugno 2012

Dai loro frutti li riconoscerete.

 


Rubrica quindicinale a cura di Gianni e Antonietta
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Canto: Cristo è risorto veramente (CD – “Risorto per amore” 1)


Saluti
Estate, tempo di vacanze. Da cosa? Dai problemi che ci affliggono ogni giorno nella nostra vita personale e sociale, da quelli  che i mass media non tralasciano di ricordarci ?
Le notizie flasch di ieri 26 giugno:Giornata mondiale contro la droga.Raddoppio sia dei consumatori di cannabis, che quelli di cocaina;Istat: i divorzi sono in continuo aumento(74 per cento in più in dieci anni );Ennesima esplosione di violenza scoppiata all'interno di una famiglia.(Il padre uccide la figlia e la moglie, poi si toglie la vita)


Leggiamo la Parola di Dio Mt 7,15-19
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
La scelta  Andare controcorrente


Sfogliando il diario
2003


Li abbiamo visti stampati sui visi i sentimenti di compassione, uniti agli auguri di buon Ferragosto, quando, salutandoci, abbiamo comunicato la meta delle nostre vacanze agli “amici”, gli amanti dei viaggi oltre frontiera, di ristoranti e alberghi di lusso, del divertirsi ad ogni costo, qualunque sia il prezzo.
Ma nel decidere di partecipare al corso di Teologia del Sacramento del Matrimonio, io e Gianni non abbiamo avuto dubbi, visto che non eravamo alla prima esperienza di questo tipo, a Loreto. E poi, constatare che in questo andare controcorrente si è sempre più numerosi ed è fonte di grande gioia.
Maria, pian piano sta catturando, all’ombra della Santa Casa, non solo coppie del RnS ma tutte quelle che sono desiderose di conoscere e conoscersi, per percepire quale forza stia esplodendo nel seno della Chiesa per l’evangelizzazione della famiglia.


Ci siamo ritrovati a navigare, contrariamente alle apettative, non su concetti astratti e difficili, non su idee sradicate dal quotidiano affannarsi e spesso perdersi, ma a guardarci negli occhi, a scrutare i movimenti impercettibili del volto, delle labbra, delle dita del nostro compagno/a, a gioire per la mano più forte premuta sulla nostra, a intuire lacrime ricacciate dentro per un estremo pudore o ad accogliere stupiti quelle che riuscivano a liberarsi, rigando e irrigando i nostri deserti vissuti da soli.
Così, dopo un’immersione totale nell’acqua dello Spirito, lavati e purificati dal suo fuoco, venerdì 1 agosto, con il cuore colmo di gratitudine e di gioia ritrovata, abbiamo rinnovato le promesse matrimoniali nella Santa Casa, davanti a don Carlo Rocchetta e alle famiglie che con noi hanno condiviso questa stupenda esperienza, ma di fatto tutti riscaldati dal seno della Vergine, dove ci siamo stretti per sentire il tenero abbraccio di Gesù per ognuno di noi che si era fatto piccolo perché potessimo entrarci tutti in quel torrente di grazia, dove i bambini, che numerosi allietavano l’assemblea, avevano trovato il primo posto.


La vacanza più entusiasmante:  Settimana di vita nuova per le coppie 

Sfogliando il diario
2004
Il mazzo di fiori


Il 25 agosto abbiamo ricevuto un mazzo di rose avvolte in un velo soffice e bianco. Era per noi e non riuscivamo a crederci. Abbiamo pensato che il fioraio si fosse sbagliato e lo stavamo dirottando altrove.
Ma quei fiori erano proprio per noi, sposi rigenerati da Cristo e uniti, questa volta per sempre, nella Santa Casa di Loreto, venerdì 13 agosto 2004, alle dieci di sera da don Gerry.
Testimoni: tutte le coppie che Dio aveva chiamato con noi a fare un’esperienza di paradiso, all’ombra del colle su cui domina e risplende, nelle terse serate estive, la basilica della Madonna.
Con il cuore che ci batteva forte, abbiamo contemplato stupiti le meraviglie del Signore, che continuava a farci regali.
Non pensavamo che fosse possibile, dopo che, una volta giunti nelle nostre dimore, ci siamo ritrovati a combattere la quotidiana battaglia e abbiamo con nostalgia ripensato a quei giorni di preghiera e di fuoco, a quei giorni in cui il tempo si era fermato per fare spazio al Signore, che voleva riempire la coppa delle nostre mani aperte e intrecciate, perché non lasciassimo disperdere nulla della grazia che dal cielo ci stava mandando.


Ne avevano fatta di strada quei fiori, usciti dal cuore di Annamaria e Graziano, i fratelli della Sardegna che con noi avevano condiviso la gioia di risorgere e veder risorgere le ossa inaridite della valle del pianto, solcando il mare che ci separa, per raggiungerci nella nostra casa di sposi alle prese con un pane quotidiano non sempre facile da masticare.
I nostri serbatoi d’amore sembravano diventati più piccoli e ci voleva qualcuno che provvedesse a dilatarli con un dono accompagnato dalle parole di un salmo.
Dopo la settimana passata a Loreto, pieni di gioia e di Spirito Santo, ci sembrava di volare e il nostro cuore scoppiava di gratitudine per ciò che avevamo udito, visto e provato.
Gratitudine per tutti quelli che ci avevano fatto sentire quanto è grande l’amore di Dio, gratitudine a Dio perché ci aveva scelti come testimoni della sua misericordia.
Una settimana indimenticabile per la Sua presenza palpabile in ogni volto, in ogni gesto, in ogni coppia, in quei lumini accesi davanti al tabernacolo, che ardevano bruciando le scorie del nostro passato, con su scritti i nostri nomi e la data dell’incontro.
Le nostre storie che diventavano storie di Dio, favole da leggere sui libri dei santi e noi eravamo lì a contemplarle, a contemplare e perderci nell’icona di “Notre dame de l’alleance”, la nostra Mamma celeste che ci abbracciava e ci portava a Gesù.
Ai lati in basso dipinti due lumi che si moltiplicavano in quelli che ogni coppia di sposi aveva deposto ai piedi dell’altare, dove la parola di Dio e l’Eucarestia erano il pane quotidiano di quei giorni di silenzio e di attesa.
Quell’icona e quei lumi ci hanno stregato, magicamente rapiti e trasportati, se così si può dire, dentro, oltre ciò che si vede, che si tocca, che si sente, oltre ogni umana immaginazione nel corpo di Cristo, nella Chiesa, nelle piccole Chiese domestiche che unite pregavano, lodavano e benedicevano il Signore nei fratelli, con i fratelli, per i fratelli nei giorni più roventi dell’anno.


Tante coppie, tante storie, tanti volti da non dimenticare.
Li abbiamo visti all’arrivo, un po’ stanchi, provati dal caldo e dalla fatica, in loro ci siamo specchiati e ci siamo riconosciuti nel comune desiderio di attingere acqua alla fonte, di abbeverarci alla stessa sorgente.
Noi avevamo portato nostri contenitori sbrecciati, consumati da un cammino lungo e difficile, con la speranza di riempirli con qualsiasi cosa che non fosse inquinata.
Ma quanto è grande l’amore di Dio lo abbiamo sperimentato, quando abbiamo visto con quanta cura aveva riempito quelli degli animatori, tutte coppie, operai della vigna instancabili, chiamati ad indossare il grembiule.
Ma ognuno dei convenuti ha provveduto a portare il suo piccolo o grande pezzo di legna, perché tutti si riscaldassero al sacro fuoco dell’amore di Dio.
Noi che di legna ne avevamo ben poca, abbiamo usufruito di quella degli altri, che ci ha fatto bruciare insieme con quella cera, che davanti a Gesù si è consumata per tutta la settimana del corso.
Che dire? Che Dio ha fatto cose grandi attraverso le famiglie chiamate a Loreto, che si è servito di noi, che pensavamo che 60 anni sono troppi per pensare a sposarsi.
Graziano e Annamaria hanno provveduto a ricordarci, nel biglietto allegato al mazzo di fiori, che il salmo 8 ci doveva guidare nella conoscenza delle cose di Dio.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli”


Abbiamo cominciato a crederci, quando Giovanni, il nipotino, dall’altro capo del telefono, ha commentato così il nostro stare in Chiesa con Gesù (cosa potevamo dirgli di diverso del nostro stare in quel luogo?): “Nonna Etta si sta sposando”.
A poco più di due anni, divenuto improvvisamente profeta, aveva annunziato, lunedì 9 agosto, ciò che sarebbe accaduto venerdì, a noi in modo plateale, ma a tutti i partecipanti del corso: le nozze con lo Sposo, l’incontro con Gesù che sarebbe diventato una sola cosa con noi.
Ebbene tutto questo è avvenuto a Loreto, mentre il mondo era intento ad andare in vacanza, davanti a Gesù Eucaristia messo fra le nostre mani, sui nostri cuori da don Gerry, donato a noi famiglie perché diventassimo un po’ meno formali con Colui che avremmo dovuto sposare.
Davanti a Gesù abbiamo scoperto le nostre ferite, le nostre inadeguatezze, davanti a Gesù ci siamo guardati come mai era successo, penetrando nel mondo dell’altro, attraverso gli occhi, sentendo l’emozione di un mistero che si apre alla conoscenza e allo stupore, attraverso una carezza o una pressione delle dita più forte.
Gesù sempre presente in questo corso di vita nuova per coppie, Gesù nelle vesti del pane e del vino, Gesù nel volto del nostro compagno, nell’alleanza nuova che era venuto a stabilire con noi, Gesù presente nelle parole di tutte quelle coppie che mostravano il vero volto di Dio nel raccontare e raccontarsi, nelle catechesi che diventavano storie d’amore, che non avevano fine.
Vogliamo ringraziare Maria che a Loreto, in Agosto, anche quest’anno ci ha ospitato nella sua casa e ci ha fatto incontrare Gesù, che s’incarna anche nella nostra ogni volta che gli diciamo di sì.


Canto: Salve Regina (CD – “Nelle tue mani” 8)
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La vacanza più imprevedibile: Sentieri di vita nuova
Sfogliando il diario
2005


A chi mi ha chiesto dove ci eravamo cacciati,dal 31 luglio al 6 agosto, mi veniva istintivamente da rispondere che ero andata in crociera con Gianni, a Loreto, da dove ci siamo imbarcati assieme a coppie di tutte le età, da quella da 50 anni insieme, a quella con meno di un anno di matrimonio sulle spalle.
E dire che pensavamo di trovarci solo gente giovane e che noi saremmo stati i matusalemme della situazione.
Ma avevamo tanto bisogno di fermarci e di farci aiutare a guardarci negli occhi, cosa che ci riusciva sempre più difficile.
A Loreto ci aspettava Maria, nella Santa Casa, pronta ad accogliere le nostre suppliche e a presentarle a Gesù.
Non sapevamo come e quando sarebbe venuto l’aiuto, ma io ero certa che le acque stagnanti solo il vento dello Spirito può muoverle, perché vi torni a circolare la vita.
I desideri inespressi erano tanti, il più grande è che qualcuno mi servisse, stanca di essere scontata per tutti quelli per i quali mi spendevo senza avarizia.


A Montorso, dove nella Casa Famiglia di Nazaret del RnS si teneva il corso" SENTIERI" abbiamo trovato tante coppie pronte a servirci, compresi due sacerdoti, che non è poco.
Se penso che anni fa, era la prima volta che mettevamo piede in quel luogo, il sacerdote ce lo siamo dovuto spartire con un altro gruppo che a qualche chilometro di distanza aveva le nostre stesse esigenze.
Ma alla fine la risposta a “ Chi e l’uomo?” (era un corso di antropologia) ce l’ha data la scritta annerita dal fumo delle candele nella Santa Casa dove quell’ HIC VERBUM FACTUM EST, inciso sopra l’altare, è stata la chiave per capire chi siamo e a cosa siamo chiamati.
Perciò non avevo dubbi che a casa ci saremmo riportati qualcosa di veramente speciale, come accade da quando ogni anno programmiamo questo genere di vacanze in quel luogo.
Ma che saremmo andati in crociera non ce l’aspettavamo, serviti di tutto punto, sia quando ci allontanavamo per fare le escursioni di gruppo, sia quelle fatte in solitudine, accarezzati dalla fresca brezza che veniva dal mare o illuminati dalla sagoma della Santa Casa che la luce dei riflettori scolpiva nella notte.
Siamo saliti in alto dove volano i condor, siamo scesi negli abissi profondi della memoria, ci siamo seduti a mensa attorno a Gesù Eucarestia, che si donava a noi, ma anche l’abbiamo sentito donarsi ogni volta che un nostro fratello ci faceva entrare nella sua storia.


Le coppie accompagnatrici ci hanno seguito con discrezione, senza invadenza ci hanno portato a riflettere, meditare, aprire il cuore alla grazia che viene dall’alto e dall’altro.
Come le stelle comete si sono fatti da parte, una volta arrivati alla meta, e di loro non mi sono rimasti impressi i nomi, ma gli occhi, il sorriso, il loro esserci e confondersi con noi e scomparire per andare a seminare altri campi, dissodare altri terreni, innaffiare altri deserti.


E’ stato bello tutto di questa settimana passata lontani dal mondo, delle immagini stereotipate e ingannevoli che scorrono veloci sui piccoli e grandi schermi della cecità collettiva, con il lasciapassare alla meraviglia e alla sorpresa, nello scoprire che ogni famiglia è un piccolo scrigno dove il Signore ha riposto i suoi tesori.
ll più bello, il più grande ci è sembrato vederlo in quella scia bianca di cui due coniugi non più giovanissimi hanno parlato nella testimonianza finale, facendo riferimento a ciò che si erano lasciati alle spalle, la loro storia comune, dove il viaggio l’avevano incominciato da subito in tre, facendo salire Gesù sulla loro barca e affidandone a Lui la guida.


Al termine del corso, prima di ripartire, siamo tornati nella Santa Casa a salutare la nostra cara Mamma Celeste per ringraziarla per ciò che non sapevamo ci avrebbe sicuramente donato.
Nel viaggio di ritorno Gianni ha cominciato a parlare come non aveva mai fatto, da quando ci siamo sposati 34 anni fa, e a dirmi cose che non mi aveva mai detto prima di allora.
La meraviglia dell’inizio, quella avevamo ritrovato, perché finalmente non mi sentiva più giudice inclemente delle sue debolezze.
A chi ci chiede cosa siamo andati a fare a Loreto, ci viene oggi di rispondere: " il tagliando sulla nostra relazione di coppia, rifornimento di un carburante che non inquina"


Buone vacanze a tutti in Cristo, nostro Signore.


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Canto: Cristo è risorto veramente (CD – “Risorto per amore” 1)





1 commento:

Saray ha detto...

Grazie Antonietta per questo bellissimo post con le vostre esperienze.
Andare controcorrente è difficile, ma la gioia che ci viene dal Signore ripaga alla grande. Maria poi ci accompagna come una Madre vigile e attenta, ci aiuta a non inciampare nei tentacoli del mondo.
Buone vacanze anche a te :)