martedì 22 maggio 2007

Pane quotidiano 2

Oggi Signore mi sento smarrita di fronte al pane quotidiano da impastare.


 Agli ingredienti soliti si è aggiunta la stanchezza,  perchè il farlo mi costa fatica e non sempre risulta buono e digeribile. 


Il pane, che in questi giorni sono costretta a mangiare, è duro, pesante, non bello da vedere, non appetibile.


E' forse questo il pane di cui ho bisogno?


Forse ho dimenticato qualche ingrediente.


Ho pensato che dovevo ancora chiederlo a te.


Con fatica mi sono vestita e sono venuta a casa tua. Forse avrei imparato qualcosa in più su come si fa il pane.


Intanto ne avrei  mangiato del tuo, quello che il Sacerdote avrebbe consacrato e che non ho fatto fatica a preparare. Ma alla fine della messa non ero contenta, non mi sentivo sazia.


Ho visto la lucina accesa nel confessionale, mentre stavo uscendo dalla chiesa.


Mi è venuta voglia di inginocchiarmi, sola,  davanti a te, per aprirti il cuore.


Non sapevo cosa avrei ricevuto da quell'incontro, ma ero sicura che non sarei tornata a casa a mani vuote.


Tu mi stavi aspettando, Signore, per benedire il mio ritorno a casa, per abbracciarmi, consolarmi, perdonarmi, darmi forza e coraggio.


In quello spazio angusto del confessionale, tu Signore, mi hai indicato la strada per ricominciare.


Per penitenza: tre Avemarie.


Ho scacciato dalla mente il pensiero che penitenze di questo genere non servono a nulla, e ho cercato un posticino davanti alla statua della Madonna, nonostante avessi fretta e la penitenza sono solita farla, mentre guido, dentro la macchina.


Mi sono dovuta fermare davanti a Lei per capire qual era l'ingrediente mancante. 


Hai ragione Signore, avevo dimenticato tua madre, come consigliera e collaboratrice per fare il pane.


Avevo dimenticato che lei, di pane se ne intende, se con il suo sì ci ha dato te, Pane di Vita eterna, che  ogni giorno ti doni, sugli altari, a tutti gli affamati del mondo.

7 commenti:

anonimo ha detto...

Grazie, Antonietta.E' da un pò di tempo che abbiam ben compreso che quella stradina, stretta e difficoltosa, porta alla... bottega del fornaio, Quel Fornaio.Rosella e Carlo.

paracchini ha detto...

Una riflessione profonda.L'altro giorno stavo spiegando ad una persona una cosa, un ricordo, di cui mi ero reso conto  mentre raccoglievo le castagne.Per farla breve. Perché Maria mi ha aiutato moltissime volte? Perché mi ha sempre seguito?Prima della conversione, quando non andavo a messa, quando ero lontano dalla chiesa, ero rimasto sempre devoto alla Madonna. Era sempre rimasto un mio punto di riferimento. Così quando davanti alla casa di Maria sono stato posto nella condizione di riprendere la strada persa, Lei mi prese per mano e mi condusse a suo Figlio.Maria non si dimentica mai di te. 100 Ave Maria.

anonimo ha detto...

Insomma, Ric, o stradina o strada persa è sempre questione di strade!Che allora bisogna dover sempre... "scarpinare" in questa vita, o meglio, in questa... valle (di lacrime)?Carlo.

paracchini ha detto...

Eh sì Carlo, bisogna sempre scarpinare. Domani partiamo per Assisi, anzi, prima andiamo a Norcia e a Cascia. Ti portiamo con noi!!! Anche Rosella. Tutta la compagnia non so se ci sta,,,, ma sì che ci sta!!!Ciaoo *+*

anonimo ha detto...

Ric, questa è davvero una bella notizia, graditissima.Buon viaggio e soprattutto buon pellegrinaggio!In...  "cambio" possiamo ricordarvi in quel di Mesero, vicino a noi, dove riposa santa Gianna Beretta Molla...L'unione (spirituale) fa la forza!Cordialmente.Rosella e Carlo(e compagnuzzi in lettura)

lucianadal ha detto...

Maria, per dirla con le parole di Dante "Figlia del Suo Figlio", è sempre una guida sicura per tutti noi. Buon viaggio!

paracchini ha detto...

Stella del Mattino.